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Trading on-line: I mercati e le strategie da adottare per guadagnare

Far fruttare i propri soldi, com’è noto, è una prerogativa storica di ogni buon risparmiatore italiano che si rispetti. D’altronde, gli italiani sono sempre stati considerati un popolo di grandi risparmiatori, soprattutto per garantire serenità e tranquillità al proprio nucleo famigliare. Non è casuale, quindi, che negli scorsi anni qualche parlamentare avesse balenato l’ipotesi di una tassazione patrimoniale sui risparmi, al fine di recuperare un po’ di gettito fiscale per abbassare l’abnorme debito pubblico tricolore. Ma l’attuale tassazione prevista per chi dispone di un dossier titoli, ovvero l‘imposta di bollo pari allo 0,20% del valore corrente dello stesso, riveste già il ruolo, di fatto, di una “patrimoniale mascherata”: un aggravio dell’imposizione fiscale, quindi, potrebbe comportare un’ulteriore fuoriuscita di capitali verso l’estero.

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Trading: la rete è un valido alleato per scegliere la migliore strategia

Il mutato scenario finanziario causato dalla grande crisi della fine dello scorso decennio, di cui si sente ancora l’onda lunga nonostante un lento e graduale miglioramento complessivo a livello europeo, ha portato ad una modifica radicale dei comportamenti finanziari degli investitori, precedentemente abituati ad investire – prevalentemente – in titoli di stato ed obbligazioni bancarie, all’epoca remunerati con un tasso d’interesse certamente appetibile. Oggi, però, il cosiddetto “free-risk” non è remunerato, complice l’azzeramento dei tassi ufficiali attuato dalla Banca Centrale Europea con lo scopo di risollevare la zoppicante economia dell’area €uro. E i risparmiatori, conseguentemente, hanno approcciato in misura sempre maggiore a strumenti finanziari maggiormente complessi, alla ricerca “disperata” del rendimento perduto.

Allo sportello bancario, spesso, vengono proposti ai risparmiatori i “fondi comuni d’investimento”, in grado di diversificare efficacemente il rischio emittente, ma non sempre appetibili dal punto di vista del rendimento, a causa anche delle commissioni applicate agli stessi. Molti risparmiatori, di conseguenza, hanno approcciato autonomamente al mondo finanziario, trovando nella rete un ottimo alleato per migliorare la propria cultura finanziaria. L’esplosione del trading, di conseguenza, non è stata casuale, un fenomeno che si sta espandendo a macchia di leopardo grazie anche a costi contenuti e ad un supporto, sempre più costante, da parte delle varie piattaforme presenti sulla rete: i migliori consigli sulle strategie di trading li abbiamo trovati su Trading Veloce.it

Dove fare trading: Forex e Azionario i più frequentati dagli utenti

Fare trading online, quindi, significa cercare di ottimizzare al meglio i propri risparmi, possibilmente diversificandoli fra i vari mercati presenti sulle piattaforme online, accettando, inevitabilmente, un po’ di rischio: d’altro canto, i “rendimenti zero” sul “free risk” giustificano, ampiamente, questo modus operandi da parte degli investitori, oltretutto in un contesto, come quello attuale, caratterizzato da una volatilità non eccessiva in un contesto di mercato laterale.

Esistono diverse tipologie di mercati nei quali poter operare: criptovalute, materie prime e obbligazionario, ad esempio, sono solo alcuni, non certo quelli maggiormente sfruttati dai trader. A fare la parte da leone, in tal senso, sono due tipologie di mercati: Forex e azionario. Il primo è certamente il più noto ed utilizzato online, usato frequentemente anche da chi non dispone di una cultura finanziaria eccelsa, e deve la propria notorietà alla rete. Nel mercato Forex si scambiano coppie e non – come alcuni erroneamente pensano – le singole valute. E anche le quotazioni Forex, conseguentemente, sono indicate come coppie di valute. Per guadagnare sul Forex, quindi, bisogna abbinare una coppia di valute ed individuare quale crescerà e, viceversa, diminuirà: se la previsione si rivelasse corretta, il profitto incassato è proporzionale alla variazione della quotazione moltiplicata per una leva finanziaria prestabilita.

Il mercato azionario, a differenza del Forex, non deve la propria notorietà alla rete, considerato che da oltre un secolo si è affacciato prepotentemente sulla scena economico-finanziaria mondiale. Indubbiamente, però, le nuove tecnologie hanno consentito anche ai meno esperti di poter approcciare, spesso inconsapevolmente, a questo mercato, che in passato ha causato più gioie che dolori agli azionisti. Ed è sempre grazie alla tecnologia che, oggi, un privato risparmiatore può approcciare alla Borsa comodamente da casa, aprendo anche posizioni rialziste o ribassiste, oppure facendo ricorso ai CFD, strumenti finanziari derivati, quest’ultimi, che si stanno diffondendo rapidamente negli ultimi anni.

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