Non arrivano buone notizie a Piazza Affari. Dopo il timidissimo rimbalzo di ieri la Borsa di Milano ha chiuso oggi con un -17%, la peggiore seduta di sempre della storia italiana.
Non è una buona notizia. I mercati non hanno reagito bene alla notizia delle ulteriori restrizioni, a questo punto non chiaro fino a quando in vigore, che avranno sicuramente un grosso impatto sulla produttività del nostro Paese.
C’è da preoccuparsi? Per il momento sì. Abbiamo raccolto scenari possibili e misure per il contrasto a quello che è e quello che sarà.
Guida all'articolo
La BCE amplia il quantitive easing
Che vuol dire? Ne abbiamo parlato già in diverse nostre guide. Con il QE la BCE acquista sul mercato Titoli di Stato Europei, contribuendo ad aumentare la liquidità circolante e al tempo stesso a tenere sotto controllo lo spread.
È una buona misura? Di questi tempi sì, ma è un po’ come quella medicina che più si assume, meno effetto fa.
Non basterà sicuramente questo per andare a ripianare una situazione di estrema difficoltà per il nostro Paese, sia per quanto riguarda la finanza, sia per quanto riguarda – e le due cose sono sempre connesse – l’economia reale.
Il piano del governo è per ora tiepido, ma i soldi non ci sono
Il governo ha recentemente aumentato la somma che sarà utilizzata per contrastare la difficilissima situazione del nostro Paese. Si è passati a 15 miliardi, che però almeno per il momento non si è capito dove e quando verranno utilizzati.
Si tratta di cifre minime, che sicuramente non permetteranno all’Italia di ripartire rapidamente una volta che, si spera, ci saremo lasciati alle spalle questa pessima avventura.
Ma la verità è un’altra, ovvero che i soldi in cassa non ci sono, perché si è speso tanto in passato e perché il debito pubblico non è in grado di assorbire altre spese.
C’entrano gli speculatori?
Non abbiamo mai condiviso la narrativa che vede da un lato gli speculatori, dall’altro i risparmiatori. Un -17% vuol dire che tutti stanno vendendo, dal grande fondo hedge fino all’ultimo dei risparmiatori.
Un’ondata di panico che il nostro Paese non aveva mai registrato e che purtroppo continuerà a distruggere pezzi interni della nostra economia.
Ne usciremo?
Sicuramente più deboli e indebitati di prima. Ripetiamo ancora una volta che non si erano mai registrate perdite di questa entità in un solo giorno sulla borsa Italiana.
Cosa sarà del futuro non lo può sapere nessuno, neanche noi.