Cosa sono gli OICR? Come funzionano? Quali tipi di gestori di investimento ne fanno parte?
Quella di oggi è una mini-guida che ti permetterà di capirne di più sugli OICR, non partendo soltanto dalla definizione data dal TUF, ma cercando di comprenderne insieme quelli che sono gli effettivi funzionamenti.
Il risparmio gestito ha ormai preso piede anche in Italia – da diversi anni – e sarebbe il caso per chi vuole risparmiare e/o investire – cercare di capire come funzionano questi intermediari.
Guida all'articolo
OICR: definizione
Gli OICR – acronimo per Organismo d’Investimento Collettivo del Risparmio sono, secondo il TUF (Testo Unico Finanza):
- Fondi comuni di investimento
- SICAF e SICAV
Ci sono differenze importanti – sebbene apparentemente si sia davanti a strutture pressoché simili – tra le due versioni che abbiamo appena elencato.
Motivo per i quale andremo ad analizzare le principali differenze, cercando di capire come muoverci con il nostro denaro.
OICR aperti
In realtà si parla di OICR aperti come metonimia che indica fondi aperti.
E quindi stiamo parlando di quei fondi che accettano l’ingresso costante di nuovi investitori e dunque possono aumentare la loro dotazione patrimoniale non solo in caso di buone performance sul mercato.
L’opposto sono ovviamente gli OICR chiusi, dove invece la dotazione patrimoniale è fissa e l’unica variazione si può avere in seguito a performance di mercato.
OICR garantiti
Stesso discorso identico quando parliamo di OICR garantiti, altra metonimia che indica invece i fondi garantiti.
In questo caso si fa riferimento a quelli che sono fondi che a diverso livello hanno una quota di capitale garantito (in genere collegato a polizze unit linked).
Non è questo il posto dove discutere di un problema tanto complesso, per il quale non possiamo che rimandarti agli approfondimenti del caso che trovi comunque sul nostro sito.
OICR: la macrocategoria all’interno della quale trovi fondi comuni e SICAV
In realtà non possiamo parlare di differenza sostanziale da OICR, fondi comuni e SICAV, perché le ultime due sono elementi del primo – che è un insieme.
Per capirci, all’interno della categoria OICR troviamo appunto o fondi comuni, oppure ancora SICAV.
Vale però la pena di andare a capire, ancora una volta – sebbene ce ne siamo occupati in precedenza e in modo più approfondito – quali sono le differenza tra SICAV e Fondi Comuni.
La differenza sostanziale è una finzione giuridica, che poi si ripercuote nel modo in cui si pagano tasse e imposte sui guadagni che si conseguono.
- I fondi comuni hanno quote patrimoniali separate da quelle societarie.
Quando andiamo ad acquistare una quota del fondo comune non diventiamo a tutti gli effetti soci del fondo.
Ma compartecipiamo al patrimonio – separato da quello societario – di investimento del fondo.
Questo in linea di massima si ripercuote innanzitutto sulle conseguenze di un fallimento del fondo comune.
Se la società di gestione dovesse fallire, il nostro patrimonio sarebbe comunque “salvo”.
Perché appunto è giuridicamente separato da quello della SGR (società di gestione del fondo).
- SICAV/SICAF: in questo caso invece diventi a tutti gli effetti socio della società di gestione, che non ha un patrimonio separato tra investimenti e capitale sociale diretto.
In questo caso dunque, in caso di fallimento, gli eventuali creditori potrebbero aggredire anche il patrimonio investito, con tutte le ovvie conseguenze del caso.
Non è detto però che SICAV/SICAF siano in realtà le OICR più rischiose.
Dobbiamo infatti dire che le norme che regolano la gestione delle SICAV sono particolarmente restrittivi soprattutto in Italia.
E che in genere i fallimenti sono molto, molto rari.