Nella guida di oggi parliamo di ETF Petrolio, titoli finanziari che ci permettono di investire sul greggio anche con piccole somme, senza la necessità di rivolgerci al mercato dei CFD o dei costosissimi contratti reali sul petrolio.
Se vuoi inserire nel tuo portafoglio un titolo che rispecchi l’andamento del greggio, gli ETF sono la principale soluzione che hai a disposizione e anche la più conveniente.
Vediamo insieme quali sono le caratteristiche dei Migliori ETF Petrolio e come sceglierli per inserirli all’interno del nostro portafoglio.
Guida all'articolo
Cosa sono in generale gli ETF?
Abbiamo già parlato dettagliatamente di ETF sul nostro sito.
Gli ETF sono fondi a gestione passiva che sono negoziati sulle borse regolamentate.
In breve, il gestore del fondo replica esattamente l’andamento di un bene sottostante o di un paniere di beni.
Perché investire in ETF? Perché rispetto ai fondi a gestione attiva, i fondi comuni, hanno costi di gestione molto più bassi e soprattutto replicano appunto o un indice o un paniere di beni.
Leggi la nostra guida completa sugli ETF
Perché investire in petrolio con un ETF?
Ci sono un mucchio di buoni motivi per investire in petrolio tramite gli ETF. Li elencheremo uno per uno, così da offrirti la possibilità di andare ad investire con conoscenza dei fatti, aspetto fondamentale per ogni investimento intelligente.
1. Gli ETF hanno quote economiche, che tutti possono acquistare
Un lotto sui principali mercati del petrolio viaggia a unità minima di 100.000 USD. Con i microlotti si può arrivare anche a 10.000 USD, e per i broker che offrono le migliori condizioni, anche a lotti di 1.000 USD. Sono comunque cifre importanti, soprattutto se devi gestire un vero portafoglio diversificato.
1.000 euro di investimento minimo non fanno per tutti e questo è uno dei più importanti vantaggi per gli ETF: puoi acquistare quote che hanno valore molto inferiore ai 1.000 euro, senza dover sottostare alla legge del lotto.
2. Gli ETF offrono commissioni molto basse rispetto ai fondi comuni
Puoi trovare anche fondi comuni di investimento che in portafoglio hanno una percentuale rilevante di petrolio. I costi di gestione di questi strumenti sono però altissimi e spesso superano il 2%.
Gli ETF sul petrolio partono da un minimo di 0,15% di commissione annua, per finire intorno allo 0,45% per i fondi più costosi.
Un risparmio enorme, superiore all’1% annuo, che ci terremo in tasca e che sarà da considerarsi come un vero profitto.
3. Gli ETF Petrolio sono puri, perché investono solo sul petrolio
Gli ETF Petrolio, sempre al contrario dei fondi comuni di investimento, sono lo strumento ideale per chi vuole investire in greggio anche perché investono soltanto in petrolio.
Non troverai una lista di beni in paniere e in portafoglio. L’andamento della tua quota rispecchierà esattamente l’andamento del petrolio. Avrai una gestione più accurata e più diretta del tuo investimento.
Perché non investire in fondi comuni: leggi la nostra guida.
4. Puoi investire allo scoperto oppure anche con leva minima
Ci sono più di 20 tipi diversi di fondi ETF quotati a Milano sul petrolio e altrettante sono le categorie.
Alcuni di questi ETF ti permettono di investire allo scoperto, ovvero hanno un andamento inverso rispetto a quello del petrolio. Se scende, il tuo investimento cresce. Se sale, il tuo investimento invece perde valore.
È una grande opportunità, perché l’unica alternativa che hai per investire sul petrolio allo scoperto è quella di ricorrere ai contratti CFD, che sono enormemente più costosi degli ETF.
ETF Petrolio Leva 2, 3, 5, 7
Sui mercati puoi trovare moltissimi ETF con leva, anche se data la volatilità dello strumento, ti sconsigliamo di ricorrervi.
Sono comuni anche alla borsa di Milano ETF Petrolio a Leva 3, a Leva 3, a Leva 5 o anche a Leva 7.
I diversi tipi di ETF Petrolio
Sul mercato puoi trovare ETF che seguono le quotazioni di mercati diversi (WTI USA contro BRENT UK), che sono long o short (ovvero che investono direttamente o allo scoperto), che sono tutelati o meno dal rischio di cambio.
Tra i tipi più interessanti di ETF Petrolio troviamo:
- ETF Classico: investe sul petrolio e si limita a replicarne l’andamento;
- ETF Petrolio Short: investono sull’inverso del petrolio, tramite complicate manovre finanziarie. Si tratta degli ETF giusti se vuoi investire allo scoperto;
- ETF Petrolio con leva: ti permettono di replicare l’andamento del petrolio e moltiplicarlo per 2, 3, 5, 7 o anche 10. Ricordati che gli ETF a leva moltiplicano sia i potenziali guadagni che le potenziali perdite;
- ETF petrolio con protezione dal rischio di cambio, che ad un costo maggiore ti offre un’assicurazione verso il cambio USD/EUR;
Per chi vuole un investimento più sicuro e tranquillo, sicuramente l’ETF classico sul petrolio è la migliore delle opportunità.
Chi ha invece portafogli più strutturati ed è in grado di gestire il rischio avanzato, può sicuramente interessarsi delle altre tipologie di ETF.
Quali sono i rischi degli ETF petrolio?
Ogni investimento incorpora una certa quantità di rischio. Quando parliamo di materie prime poi, siamo davanti ad una volatilità media molto alta, che potrebbe non essere adatta per il piccolo risparmiatore.
I rischi più comuni degli ETF petrolio sono i seguenti:
- Scarsa liquidità del fondo: è un fattore che è comune a tutti gli ETF. Più il valore complessivo del fondo è basso, più il rischio aumenta, perché in momenti di scarsa liquidità, lo spread tra domanda e offerta può essere molto alto;
- Volatilità: il petrolio è soggetto ad alta volatilità, complice un mercato che per una parte rilevante soffre di decisioni di tipo politico;
- Crisi: non è raro che i maggiori paesi produttori di greggio affrontino momenti di crisi politica interna o internazionale, cosa che può sicuramente riflettersi sul prezzo del petrolio stesso;
- Cambio: se investirai in ETF denominati in Dollari USA, dovrai anche ammortizzare il rischio di cambio, ovvero il rischio che il dollaro, alla vendita del titolo, valga meno rispetto ad oggi contro l’Euro.
Mediamente il rischio degli ETF sul petrolio viaggia tra 5 e 7 su una scala di 7. Si tratta dunque di un investimento molto rischioso.
ETF Petrolio Brent
Avrai sicuramente sentito parlare di petrolio Brent. Sotto questa nomenclatura finisce il petrolio di riferimento europeo, che prende il nome dal giacimento di Brent, scoperto nel Mare del Nord, a largo della cittadina scozzese di Aberdeen.
È il secondo per importanza a livello mondiale, nonostante sia quantitativamente più scarso delle altre varianti.
Sui mercati il prezzo del Brent contribuisce per il 60% al prezzo medio.
ETF Petrolio WTI: West Texas Intermediate
Il petrolio WTI è invece il petrolio “americano”, che prende anche il nome di Texas Light Sweet.
Il suo mercato di riferimento è a Cushing, in Oklahoma, dove viene anche stabilito il prezzo per i futures sull’indice NYMEX.
Quanto investire negli ETF Petrolio
L’investimento sugli ETF petrolio è un investimento ad alto rischio, al quale dovresti cercare di destinare una parte ridotta del tuo patrimonio.
I portafogli di investimento vanno sempre bilanciati con una strategia di diversificazione adeguata, che permetta di modulare rischi e potenziali guadagni inserendo nel paniere beni e titoli di andamento e rischio diversi.
Non destinare mai tutto il tuo patrimonio ad investimenti rischiosi come quello sugli ETF Petrolio. Il rischio è di perdere tutto o quasi nel giro di pochi mesi.
Controbilancia questo investimento andando a scegliere insieme agli ETF Petrolio dei titoli meno rischiosi.
I migliori ETF Petrolio presenti sul mercato
Di seguito troverai quelli che sono i migliori ETF Petrolio per liquidità presenti alla borsa italiana.
ETF WTI CRUDE OIL
- ISIN: GB00B15KXV33
- Tipologia: ETC
- Valuta: USD / Dollaro Usa
- Ticker Reuters: CRUD.MI
- Spread Massimo: 1,50%
- Sottostante: Indice WTI Crude Dow Jones – UBS
- Rischio: indice sintetico 6 su 7 – prodotto ad alto rischio
- Costo totale: 0,45% per i costi di portafoglio e 0,54% per gli altri costi correnti
L’ETF in questione è un ETC su WTI, quotato in dollari, che non presenta commissioni di performance o di overperformance.
È un buon titolo, molto liquido, per chi vuole investire in Petrolio, che però deve essere necessariamente considerato anche come investimento estremamente rischioso.
ETF Brent Crude
- ISIN: GB00B15KXV33
- Tipologia: ETC
- Valuta: USD / Dollaro Usa
- Ticker Reuters: BRNT.MI
- Spread Massimo: 1,50%
- Sottostante: Indice BRENT Crude Dow Jones – UBS
- Rischio: indice sintetico 6 su 7 – prodotto ad alto rischio
- Costo totale: 0,45% per i costi di portafoglio e 0,54% per gli altri costi correnti
Stesso discorso per chi vuole investire sul Brent. Il titolo in questione è l’omologo del WTI presentato poco sopra, con costi identici e stessi prospetti di rischio.
Come spesso accade nel mondo Brent, si tratta di un ETF Petrolio meno liquido rispetto alla controparte WTI.