L’educazione finanziaria è l’insieme delle nozioni e delle competenze essenziali per risparmio e investimento. Il mondo della finanza è molto vasto e ricco di informazioni complesse che ogni risparmiatore dovrebbe conoscere prima di mettere a punto qualsiasi mossa che preveda l’impegno del proprio capitale. Ovviamente tutti hanno a cuore la tutela dei propri risparmi, motivo per cui è importante essere consapevoli delle scelte che ci accingiamo a compiere quando decidiamo di investirli.
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L’ABC degli investimenti: la pianificazione
Per prima cosa è importante ragionare in termini di pianificazione finanziaria, come ribadito anche in questo articolo molto interessante. Ci riferiamo alle attività di ragionamento e riflessione che comportano la valutazione dell’ammontare dei nostri risparmi e dei nostri redditi per comprendere le spese che dovremo sostenere e le somme che, eventualmente, siamo in grado di investire.
Successivamente è possibile passare allo studio delle possibilità di investimento. Non esiste una soluzione ideale valida per tutti. Difatti gli investimenti possono essere considerati al pari di un abito sartoriale, di quelli che vengono sapientemente confezionati su misura.
Per tali ragioni l’abito che dona a Maria non avrebbe lo stesso impatto su Luigi e viceversa. Gli investimenti devono essere selezionati in base ad attente valutazioni tra le quali rientrano l’obiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere, il nostro orizzonte temprale ideale, la propensione al rischio e le aspettative di investimento.
La figura del consulente finanziario
Per farlo è bene servirsi del consiglio esperto del consulente finanziario, una figura professionale formata sui mercati e sugli strumenti di investimento che è in grado di formulare soluzioni su misura del cliente, proprio come farebbe un sarto in procinto di confezionare un abito.
Le scienze economiche, dopotutto, si fondano sia su teorie e formule matematiche ma nella realtà contemplano anche una componente emozionale che non bisogna sottovalutare. Se un soggetto tende a preoccuparsi molto delle grandi fluttuazioni sul mercato finanziario rispetto ai prodotto su cui ha investito forse non ha operato per le scelte migliori.
Magari per chi preferisce prodotti più stabili e a rendita garantita sul lungo termine non è il caso di valutare asset dalle caratteristiche opposte. Questi, a loro volta, potrebbero risultare di maggior attinenza per il risparmiatore intraprendente che si aspetta maggiori rendite nel breve periodo e che, per tali ragioni, è più propenso a rischiare.
Il rischio e la propensione ad esso
Il punto chiave per apprendere le basi dell’educazione finanziaria riguarda proprio il rischio, un elemento sempre presente anche nel più contenuto degli investimenti. Un rischio, seppur minimo, comporta la possibilità alta o bassa di perdere tutto ciò che abbiamo investito. Per procedere, quindi, occorre maturare questa consapevolezza e comprenderne il livello, ovvero quanto si è disposti a rischiare in base a quanto desideriamo guadagnare.
Anche i più grandi investitori si affidano al consulente
Si tratta di un gioco-forza inevitabile per il quale i consulenti finanziari, le banche e i player sono altamente qualificati e che, per tali ragioni, mettono a disposizione delle persone appositi servizi di consulenza, supporto e assistenza. Il mondo della finanza oggi ha aperto le porte anche ai piccoli risparmiatori consentendo loro di accedere con strumenti di facile utilizzo (come siti web e app) e con soglie progressivamente più contenute rispetto a circa dieci anni fa.
Questa maggior semplicità di accesso non si traduce in una maggior possibilità di rendita, motivo per cui chi è alle prime armi o chi ha competenze medie dovrebbe sempre fare riferimento ad una figura specializzata a cui affidare il proprio risparmio.
Maturando esperienza e competenze sarà possibile procedere da soli ma è importante sapere che anche i più grandi investitori globali fanno sempre riferimento a fidati consulenti.