direct-lending
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su whatsapp
WhatsApp

Direct lending: l’efficienza e il rigore del prestito diretto

Guida all'articolo

Come funziona e cosa si intende per direct lending?

Il termine direct lending, tradotto dall’inglese, significa prestito diretto e rappresenta una modalità di finanziamento alternativa rispetto a quella tradizionale fornita dagli istituti di credito.

Si tratta di prestiti erogati da realtà non bancarie, che si caratterizzano per velocità ed efficienza, ideali per piani d’investimento di medio periodo e per chi necessita di liquidità. I vantaggi del direct lending sono numerosi e permettono di guardare a questo strumento di credito come a un importante sostegno al mondo dell’imprenditoria.

Come funziona il direct lending?

Nel direct lending economia e tecnologia vanno a braccetto: le operazioni, infatti, si concludono per la maggior parte direttamente su piattaforme Fintech, là dove si opera a livello di tecnofinanza, in un’ottica di trasformazione digitale dei servizi e con un’ampia disponibilità di strumenti tecnologici e di dati.

Il risultato è quello di assicurare alle imprese risposte semplici e in tempi rapidi, modulate sulle loro specifiche esigenze di credito.

I prestiti diretti sono finanziati da soggetti privati (Peer-to-Peer Lending o P2P) o da operatori economici di intermediazione finanziaria (come assicurazioni, banche, società di gestione del risparmio, enti pubblici, fondazioni ecc), tramite fondi di investimento specializzati (fondi di investimento alternativi o FIA) o emessi per mezzo di piattaforme Fintech.

In genere, l’impresa interessata al prestito presenta la domanda direttamente sul sito internet dell’operatore individuato come idoneo, per poi essere indirizzata, attraverso una procedura standard e di facile comprensione, alla presentazione della documentazione richiesta (anche soltanto la partita IVA).

Si potrà ottenere un riscontro sull’affidabilità economico finanziaria del prestito e, in base al finanziamento –importo, durata e tipologia- potrà essere richiesta una documentazione relativa all’utilizzo dei fondi e alle prospettive di crescita dell’azienda.

Il direct lending che si avvale di piattaforme Fintech presenta alcuni vantaggi ascrivibili alla velocità, alla semplicità e alla specializzazione del prodotto. Va detto che l’efficienza dei processi nativi digitali non va a discapito del rigore, né in termini di conformità, né in termini di valutazione della reputazione e che la semplicità delle procedure è possibile grazie a una raccolta dati che consente di allinearsi con le esigenze dell’utente.

Queste caratteristiche ottimizzano gli interventi, determinando tempi di risposta che possono variare da pochi minuti a qualche settimana, in base alla tipologia del prodotto e all’entità dell’importo richiesto. A mettere nero su bianco l’efficienza del direct lending in chiave Fintech sono i numeri: nei primi sei mesi del 2022 sono stati erogati 2,3 miliardi di euro di prestiti, più di quattro volte rispetto allo stesso periodo del 2020.

Cosa si intende per lending?

Quando si parla di lending si fa riferimento al prestito che una banca concede al proprio cliente dopo aver valutato attentamente la sua effettiva capacità di rimborsarlo (merito creditizio). Tale valutazione è definita istruttoria e da essa dipende l’effettiva concessione del finanziamento.

Esistono vari tipi di prestiti che si distinguono per aspetti tra i quali la modalità di utilizzo, la garanzia offerta dal cliente, la scadenza e la modalità di rimborso. Tra i metodi alternativi di finanziamento c’è il social lending, letteralmente prestito sociale, una forma di finanziamento on line tra privati che si concretizza in apposite piattaforme dedicate.

Come funziona il social lending?

A disciplinare il social lending ci ha pensato nel 2017 la Banca d’Italia che ne ha dato la seguente definizione:

Uno strumento attraverso il quale una pluralità di soggetti può richiedere a una pluralità di potenziali finanziatori, tramite piattaforme on-line, fondi rimborsabili per uso personale o per finanziare un progetto’.

Ogni piattaforma di social lending ha un suo proprio funzionamento, ma la procedura comune prevede l’iscrizione al sito con l’indicazione di tutte le informazioni utili relative ai soggetti coinvolti –prestatore e richiedente- e alla tipologia di prestito.

A seguito dei dati raccolti, la piattaforma attribuirà un rating che individua la solidità e l’affidabilità del richiedente. Soltanto dopo che il sistema avrà accettato la domanda di prestito, sarà possibile per gli utenti cominciare a versare fino al raggiungimento della cifra richiesta che sarà poi accreditata direttamente nel conto del richiedente.

Dicci la tua su questo articolo:

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle (Ancora nessun voto)
Loading...

Hai trovato l’articolo interessante? Condividilo con i tuoi amici!

Condividi su facebook
FACEBOOK
Condividi su twitter
TWITTER
Condividi su linkedin
LINKEDIN
Condividi su whatsapp
WHATSAPP
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
LASCIA UN COMMENTO
cookie
Questo sito utilizza cookie anche di terze parti per migliorare l'esperienza utente, per motivi statistici e per permettere la funzionalità di alcuni elementi. Maggiori informazioni