Quando parliamo di investimenti online, il tema della sicurezza è sempre delicato, lo raccontiamo spesso dalle pagine del nostro sito. Anche il mercato delle criptovalute deve fare i conti con questi problemi, che assumono una portata rilevante e rischiano di compromettere la percezione che gli investitori hanno dell’intero comparto.
Guida all'articolo
Anche le criptovalute sotto attacco hacker
Basta un dato per capire la portata del fenomeno: l’ultimo report di CipherTrace Cryptocurrency Intelligence ha infatti rivelato che gli hacker operanti nel settore a livello globale sono riusciti a rubare nel corso dell’intero anno 2018 un totale di circa 1,7 miliardi di dollari, la gran parte dei quali (1 miliardo) sottratto tramite exchange. Le falle del sistema, insomma, rischiano di frenare la corsa e la crescita di un settore in piena evoluzione, anche se gli esperti cercano di tranquillizzare dicendo che il livello dei crimini è ancora relativamente basso.
Nuove forme di investimento
In ogni caso, sono molte le società operanti nel sistema che hanno deciso di correre ai ripari, e questo fenomeno potrebbe dar vita a un interessante risvolto in chiave di investimento, come racconta l’ultima mossa di di eToro che, evidenziano le guide di investingoal, è già attualmente una delle piattaforme di social trading preferite e più note in tutto il mondo. Dallo scorso 4 febbraio, il broker ha deciso di lanciare un portafoglio d’investimenti che comprende le principali società di cybersicurezza, intercettando o forse anticipando una tendenza più generale.
Il mercato della cybersicurezza
Il portafoglio di investimenti è stato chiamato CyberSecurity CopyPortfolio ed è, per l’appunto, calibrato sulle azioni della sicurezza; alla base ci sono tanti studi previsionali, da cui si evince che il campo della cybersicurezza è destinato a crescere a ritmo elevato entro i prossimi cinque anni. Per la precisione, si parla della possibilità che il mercato raggiunta un volume di 250 miliardi di dollari entro il 2023, con forti spinte anche dai “casi di cronaca”, come lo scandalo di Cambridge Analytica nel 2018 che ha messo in discussione le pratiche sulla privacy degli utenti di Facebook, con oltre 85 milioni di utenti messi a rischio.
Una corsa appena iniziata
E già al termine dello scorso anno il comparto della “sicurezza digitale” ha toccato il suo massimo, con quota 150 miliardi di dollari, ma la sensazione è che la corsa sia appena iniziata, tanto che alcuni analisti hanno definito la cybersicurezza uno dei settori con il margine di crescita potenziale più elevato di quest’anno. Lo studio del contesto spinge verso questa interpretazione, perché da un lato aumentano gli attacchi di hacker e pirati informatici, e dall’altro si sviluppano nuove tecnologie e azioni difensive da parte di tutta la platea dei potenziali interessati.
Tutti sotto attacco
Parliamo non solo di investitori digitali, i cui profili personali, conti correnti e informazioni delicate sono state prese d’assalto dai cybercriminali, ma anche di sistemi di reti aziendali e istituzionali; l’offensiva ha provocato già la crescita dei capitoli di spese che le società destinano alla sicurezza informatica, a tutto vantaggio delle realtà ad alto valore aggiunto che operano nel segmento della sicurezza informatica e che offrono soluzioni al problema.
eToro apre agli investimenti sulla sicurezza digitale
Ma, e qui sta l’intuizione di eToro, anche gli investitori comuni possono ora tentare di trarre profitto da questo asset, provando a investire sui titoli azionari delle compagnie che sono impegnate direttamente o indirettamente nello sviluppo di soluzioni innovative nell’ambito della cybersicurezza. In questa definizione rientrano tutte le compagnie globali attive in vari mercati, come quelle già attive nelle forme tradizionali del settore, ma anche società incentrate sull’introduzione di nuove soluzioni informatiche. Un possibile suggerimento di investimento a lungo termine, spiegano da eToro, che potrebbe portare ottimi risultati grazie alla continua crescita potenziale di questo settore.