criptovalute ethereum
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su whatsapp
WhatsApp

Tutto su Ethereum (ETH): la Criptovaluta Intelligente

Ethereum è il rappresentante principale della seconda generazione di criptovalute, ovvero quel nucleo di criptovalute che oltre ad essere usate come mezzo di scambio e riserva di valore possono essere utilizzate anche per implementare delle funzionalità aggiuntive.

Quella della blockchain è una rivoluzione di portata decisamente più ampia di quella rappresentata da Bitcoin, e Ethereum è proprio una delle prime e meglio riuscite implementazioni in questo senso.

In questa guida scoprirai tutto quello che c’è da sapere su Ethereum, sugli investimenti in questa criptovaluta e dei suoi rapporti anche col mostro sacro del settore, Bitcoin.

Se vuoi investire in Ethereum o se vuoi semplicemente saperne di più, sei nel posto giusto per farlo. Continua a leggere.

Guida all'articolo

Che cos’è Ethereum

Ethereum è innanzitutto una criptovaluta nel senso più stretto del termine. Può essere utilizzata infatti come valuta per gli scambi di valore tra diversi utenti, scambi che proprio come avviene per BTC, sono rapidi, a basso costo e sicuri. Ethereum è una rete distribuita blockchain, con una lunga serie di operazioni che vengono validate in modo distribuite e iscritte nel ledger, il registro di operazioni pubblicamente accessibile a tutti quelli che vogliono partecipare alla rete.

Ethereum però non è soltanto questo ma molto di più. Se Bitcoin è infatti concentrato nello sfruttare le capacità della blockchain per tenere traccia dello scambio di valuta (e dunque agire come se si trattasse di un’enorme network bancario), Ethereum offre molto di più, in quanto permette di far girare sul suo network applicazioni distribuite, tra le quali rivestono un interesse particolare per gli utenti e i mercati i cosiddetti smart contract.

Parliamo di contratti auto-esecutivi, che possono essere iscritti all’interno del network Ethereum e dunque implementare scambi decisamente più complessi, proprio come quelli che siamo abituati ad organizzare nella nostra vita tramite contratto.

Ethereum è dunque anche un network di pagamento automatico e semi-automatico, tramite il quale è possibile organizzare scambi anche molto complessi, destinati, secondo gli esperti, a rivoluzionare il mondo assicurativo e dei prestiti.

La parola chiave è smart contract, e di seguito parleremo nel dettaglio di quelle che sono le possibili applicazioni di questa tecnologia, applicazioni che sono direttamente collegate alla possibilità, per Ethereum, di assumere davvero la guida del settore blockchain e criptovalute.

Che cosa sono gli smart contract

Gli smart contract altro non sono che codice che può essere fatto girare all’interno della rete Ethereum. Questi contratti possono incorporare scambi di qualunque tipo: azioni, diritti di proprietà, contenuti, valuta, e più in generale tutto quello che ha un valore e che potrebbe essere comprato e venduto.

Una volta che viene iscritto nella rete Ethereum, lo smart contract diventa un programma che si esegue da solo, quando determinate condizioni si verificano.

Immagina un tipico contratto assicurativo:

  1. Il cliente versa un premio periodico
  2. Al verificarsi dell’evento X, l’assicurazione si impegna a coprire le spese e/o offrire rimborsi al cliente che ha pagato il premio

Trattandosi di contratti iscritti in questo caso su una blockchain che non può essere modificata, ogni volta che avremo un utente che paga il premio assicurativo, al verificarsi dell’evento condizionale, l’assicurazione pagherà l’utente.

Chi ha un minimo di dimestichezza con i contratti assicurativi, può rendersi facilmente conto, limitando il nostro raggio d’azione al settore assicurativo, della portata della rivoluzione iniziata da Ethereum: si potranno avere contratti automatici, destinati praticamente ad ogni tipo di cliente, a esecuzione automatica una volta che l’evento X dovesse verificarsi.

Il sistema è altrettanto interessante per il settore finanziario, soprattutto se dovessimo pensare a contratti come le opzioni, i futures, gli swap, etc.

Ethereum ha dunque sfruttato la blockchain per offrire una piattaforma sicura, auto-esecutiva e rapida per l’esecuzione di qualunque tipo di contratto.

Che cos’è la Blockchain

Vale la pena a questo punto della discussione procedere con un piccolo ripasso. Che cos’è la blockchain? È un enorme lista di blocchi che rappresentano transazioni, transazioni che vengono verificate in modo distribuito e, una volta ottenuto il consenso da parte di diversi blocchi della rete, iscritti appunto nella lista.

Il funzionamento della blockchain non è intuitivo, ma conoscerne comunque i fondamentali può essere sufficiente per rendersi conto della portata rivoluzionaria di questa nuova tecnologia:

  1. I sistemi sono basati su calcoli crittografici molto sofisticati, che rendono estremamente difficile attaccare il network per iscrivere transazioni false e mendaci
  2. La blockchain è, almeno nel caso di Ethereum, pubblicamente accessibile a tutti: tutti possono parteciparvi, tutti possono diventare nodo e questo vuol dire aumentare ulteriormente la sicurezza della rete
  3. La rete è praticamente inattaccabile, perché vorrebbe dire intervenire con almeno il 50%+1 della potenza di calcolo complessiva

Un sistema di tal fatta offre standard di sicurezza elevatissimi, con transazioni rapide e con costi estremamente bassi. Una vera rivoluzione se paragonassimo la blockchain, per fare un esempio, all’attuale sistema bancario: lento, costoso, con pochissimi nodi in grado di iscrivere effettivamente transazioni all’interno del sistema, con tutto quello che ne consegue a livello di sicurezza: può capitare che uno dei “supernodi” del sistema bancario venga attaccato e penetrato, fatto che si verifica in realtà con una certa frequenza.

Ethereum è anonimo?

Nì. Chi è in cerca di un sistema blockchain che garantisca il completo anonimato di chi vi opera, dovrebbe sicuramente guardare altrove, verso Monero o Zcash. Il problema di Ethereum, problema che in realtà condivide con Bitcoin, è la fungibilità: sebbene gli account siano teoricamente anonimi, le transazioni non lo sono, nel senso che a meno di non ricorrere a dei servizi “mixer”, è possibile tracciare praticamente tutta la vita di un coin: i suoi passaggi e anche il suo eventuale coinvolgimento in operazioni illegali sono relativamente facili da ricostruire.

Alcuni exchange potrebbero, in futuro, bandire determinati “gettoni” dalle loro piattaforme, dato che ogni coin può essere praticamente tracciato dalla sua nascita.

Se sei alla ricerca di un sistema che garantisca fungibilità, ovvero l’impossibilità di distinguere un gettone dall’altro, meglio guardare altrove.

Dicci la tua su questo articolo:

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle (Ancora nessun voto)
Loading...

Hai trovato l’articolo interessante? Condividilo con i tuoi amici!

Condividi su facebook
FACEBOOK
Condividi su twitter
TWITTER
Condividi su linkedin
LINKEDIN
Condividi su whatsapp
WHATSAPP
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
LASCIA UN COMMENTO
cookie
Questo sito utilizza cookie anche di terze parti per migliorare l'esperienza utente, per motivi statistici e per permettere la funzionalità di alcuni elementi. Maggiori informazioni