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Bitcoin: cosa sono, come funzionano, a cosa servono e dove comprarli

Bitcoin è di gran lunga la criptovaluta più famosa e meglio capitalizzata, regina assoluta degli scambi sia tra gli investitori e gli speculatori, sia invece tra chi le criptovalute vorrebbe semplicemente usarle come valuta ordinaria.

Chi ci ha investito in principio, oggi si trova a gestire capitali milionari, e anche chi è arrivato negli ultimi mesi è stato retribuito in modo adeguato, con rendimenti che spesso hanno superato la doppia cifra settimana su settimana.

Oggi Bitcoin è una realtà anche per chi non avrebbe mai immaginato di avvicinarsi al mondo delle criptovalute, e la paura per molti è di aver perso il treno che li avrebbe potuti rendere milionari.

Le cose non stanno esattamente così: Bitcoin continua ad essere la più solida delle criptovalute sul mercato e continua ad essere il punto di riferimento dell’intero settore.

Sia che tu voglia interessarti di Bitcoin per investire, sia che invece ad affascinarti sia l’autentica rivoluzione di cui si sta facendo portatrice, sei nel posto giusto, perché troverai di seguito un approfondimento dettagliato su tutte le questioni che riguardano Bitcoin e i suoi mercati di riferimento.

Che cos’è Bitcoin

Bitcoin è una criptovaluta. Basa il suo funzionamento su complessi algoritmi di crittografia che devono essere risolti da computer dotati di enorme potenza di calcolo. Tutti possono partecipare al network che anima questa criptovaluta, contribuendo con la propria potenza di calcolo e ricevendo in cambio, con modalità non banali e di difficile comprensione per chi ci si avvicina per la prima volta, delle ricompense.

Bitcoin svolge principalmente i tre fondamentali ruoli incarnati anche dalle valute classiche:

  • È una misura di valore, nella misura in cui ha un tasso di cambio con altre valute
  • È una riserva di valore, dal momento in cui possiamo accumulare Bitcoin per accumulare ricchezza
  • È un mezzo di scambio, che possiamo utilizzare per acquistare beni o servizi

Al contrario però di quanto avviene con le valute tradizionali:

  1. Bitcoin non è emesso da banche centrali, ma minato attraverso complessi calcoli crittografici
  2. Bitcoin non è stampabile a piacere: l’algoritmo che lo regola fissa la misura massima di Bitcoin circolanti al termine delle operazioni di conio virtuale in 21 milioni di unità
  3. Bitcoin è affidato ad un sistema completamente decentrato
  4. Bitcoin non ha controvalori in banconote e monete
  5. Tutti gli scambi in Bitcoin vengono iscritti in una lista, detta ledger tecnicamente, che è di pubblico dominio, e dove sono riportati i mittenti, i riceventi e la quantità di denaro scambiata in ogni transazione

Sono particolarità importanti, che rendono Bitcoin qualcosa di unico all’interno del panorama delle valute.

Che cos’è il ledger

Il primo aspetto importante di Bitcoin (e anche uno di quelli colpevolmente ignorati quando si parla di questa criptovaluta) è il ledger pubblico.

Ogni operazione tra due indirizzi Bitcoin viene registrata su questo ledger, una volta che calcoli complicati abbiano verificato che un determinato utente ha effettivamente diritto a spendere quella quantità di moneta.

Il ledger inoltre è unico, mentre per la valuta tradizionale esistono diversi ledger per ogni filiale bancaria, dal funzionamento molto più frammentato rispetto al ledger Bitcoin.

Per chi vuole investire o utilizzare Bitcoin come valuta, questa particolarità tecnica significa la capacità del network e di chiunque voglia scaricare l’enorme ledger (oggi ammonta a diversi GB di transazioni!) di riscostruire storicamente ogni transazione.

Che cos’è la Blockchain

Della Blockchain si parla invece più di frequente, anche se spesso non se ne colgono le effettive implicazioni. Blockchain è la vera tecnologia rivoluzionaria integrata in Bitcoin, quella che segna la differenza con il vecchio modo di intendere la valuta e gli scambi.

Cercando di mantenere la vicenda su toni semplici e poco tecnici, possiamo dire che la Blockchain è:

  • Una lista di blocchi, ognuno dei quali integra una transazione che è stata verificata dal network
  • Ogni blocco ha un indirizzo hash che punta al blocco precedente
  • Non è possibile alterare alcuno dei blocchi se non andando ad alterare tutta la catena di blocchi successivi
  • Per alterare anche un solo blocco è necessario che siano compromesse il 50%+1 delle macchine che partecipano al network
  • È un sistema distribuito, nel senso che non esistono nodi che hanno più diritti di altri nodi; nessuno dei nodi può alterare da solo un blocco

Blockchain è una tecnologia che in realtà sta avendo applicazioni molto più estese delle criptovalute: dagli smart contract di Ethereum alla sharing economy, passando per assicurazioni, governance generiche e gestione di filiere.

Il succo della blockchain è questo: permette di tracciare e integrare una lista di operazioni che non può essere alterata se non tramite un attacco che preveda la compromissione del 50%+1 dei partecipanti, qualcosa che, con una rete distribuita come quella di Bitcoin, è praticamente impossibile.

L’utilizzo di questa tecnologia rende la rete Bitcoin particolarmente sicura contro gli attacchi di malintenzionati. Ad oggi (e verosimilmente anche nel futuro) non si è verificato alcun tipo di attacco in grado di alterare le operazioni precedenti.

Bitcoin è anonimo?

Nì. Al contrario di quanto avviene con criptovalute più recenti (su tutte Monero), Bitcoin non integra sistemi per offuscare le transazioni. Questo vuol dire che ogni transazione è visibile in chiaro e che dunque l’anonimato dura fino a quando non è possibile associare un indirizzo di un portafoglio ad una determinata persona.

Per rendere questo punto il più chiaro possibile procediamo con un esempio:

  1. Puoi aprire un wallet Bitcoin senza alcun costo. Ti verrà assegnato dalla rete un indirizzo della forma “1BvBMSEYstWetqTFn5Au4m4GFg7xJaNVN2”
  2. Tramite questo indirizzo puoi ricevere e inviare Bitcoin
  3. Ogni transazione in entrata e in uscita che riguarda l’indirizzo 1BvBMSEYstWetqTFn5Au4m4GFg7xJaNVN2 è indicata in chiaro sul ledger e sulla blockchain
  4. Dal momento in cui 1BvBMSEYstWetqTFn5Au4m4GFg7xJaNVN2 può essere associato alla tua identità (con un indagine di polizia, con la pubblicazione volontaria da parte tua, etc.) il tuo anonimato non solo è saltato, ma tutte le transazioni che hai compiuto e la consistenza del tuo wallet diventano di pubblico dominio e associabili a te

Paradossalmente una tecnologia che è stata considerata dai non addetti ai lavori come anonima, permette livelli di tracciabilità che sono semplicemente impensabili per i sistemi monetari tradizionali.

Mining/minare Bitcoin

Come minare Bitcoin

I Bitcoin di nuovo conio altro non sono che dei blocchi che vengono creati da supercomputer o da reti di computer, che devono risolvere dei complicatissimi calcoli matematici per rivendicarne la proprietà.

Un Bitcoin altro non è che un blocco della Blockchain che viene aggiunto al network da chi ne ha risolto “l’enigma”.

Senza entrare in, almeno in questa sede, inutili questione tecniche, il mining ha delle implicazioni sul funzionamento della moneta:

  1. Non esistono autorità centrali in grado di battere moneta
  2. Servono enormi quantità di energia per creare suddette monete
  3. Il sistema è a retribuzione: chi offre la potenza di calcolo per risolvere i calcoli, viene premiato con la valuta che viene creata tramite suddetti calcoli

Esiste anche la possibilità di acquistare hardware specifico per fare mining, oppure per affittare da remoto macchine che lo facciano, il cosiddetto cloud mining. Su questa seconda possibilità non possiamo che nutrire dei serissimi dubbi: sono pochissimi (si contano sulle dita di una sola mano) coloro che offrono servizi legittimi e che non sono, in fondo, degli schemi piramidali.

Il mining è comunque questione complessa, dalla quale dovrebbero rimanere lontani tutti gli utenti che non hanno conoscenze tecniche approfondite. Richiedono uno sforzo economico iniziale non indifferente per l’acquisto ed i bitcoin miner non sono mai semplici da settare.

Valore Bitcoin

Quanto vale un Bitcoin? Il prezzo è stabilito secondo per secondo dalle forze della domanda e dell’offerta. Di seguito puoi trovare una tabella dei prezzi più recenti praticati a livello mondiale.

Vale la pena di ricordare in questo frangente che Bitcoin è una valuta estremamente volatile, ovvero che non è raro vedere guadagni e perdite in doppia cifra nell’arco di poche ore.
La volatilità di Bitcoin è un altro dei fattori da tenere in debita considerazione prima di investire in questo settore. Chi è alla ricerca di un investimento solido che non assomigli a delle montagne russe a livello di grafico, dovrà necessariamente guardare altrove.

La volatilità non è però qualcosa che riguarda soltanto Bitcoin, perché più in generale è un problema che riguarda gli investitori in valute e in criptovalute, con quest’ultima categoria che, sotto questo specifico aspetto, è sicuramente più problematica.

Volatilità vuol dire comunque possibilità di guadagno per l’investitore accorto: si può infatti andare ad incassare anche quando i trend sono negativi, ricorrendo a strumenti avanzati come la vendita allo scoperto.

Bitcoin: Come acquistarli

Comprare Bitcoin non è difficile. Ad oggi hai infatti a disposizione diverse opzione, anche se vivi in Italia, un paese dove la febbre da Bitcoin è sicuramente più bassa rispetto a quella degli altri paesi ad economia sviluppata. Puoi comunque decidere di:

  • Comprare Bitcoin tramite un qualunque exchange; BTC è la criptovaluta più importante del settore e non avrai assolutamente problemi a trovare quello di cui hai bisogno;
  • Comprare Bitcoin nei (pochi) Bancomat del Paese che li offrono. Per il momento si possono trovare solo a Torino, Milano, Roma, Alba, Sanremo, Firenze e offrono comunque commissioni importanti (non è questo il modo in genere migliore per acquistarle);
  • Acquistare Bitcoin mettendoti d’accordo con un utente sui forum specializzati; in questo caso manca però un tramite e quindi ti esponi al rischio truffa;
  • Se il tuo interesse è quello di investire in Bitcoin, puoi evitare l’acquisto diretto ed affidarti alle piattaforme broker che offrono questo tipo di prodotti (tipicamente tramite Contratti per Differenza).

Della questione parleremo comunque più avanti. Continua a leggere.

Trading Bitcoin

Bitcoin è il centro nevralgico degli investimenti e delle speculazioni che riguardano il settore delle criptovalute. Per fare Trading in Bitcoin puoi procedere in diversi modi:

  1. Puoi acquistare BTC su un exchange e mantenerla fino a quando non avrà un prezzo giusto per farti conseguire il giusto guadagno;
  2. Puoi investire tramite contratti che abbiano come sottostante appunto Bitcoin;

Di seguito parleremo di entrambe le modalità, evidenziandone vantaggi e svantaggi. Continua a leggere.

Fare trading sugli exchange

Gli exchange sono il luogo naturale per chi vuole fare trading tra BTC e altre criptovalute. Sebbene sia possibile sul grosso di questi centri di scambio andare ad operare anche con Euro o Dollaro contro BTC, il grande vantaggio che offrono rispetto alle piattaforme broker è l’offerta di altcoin che in genere non si trovano sulle piattaforme di investimento più evolute.

Gli exchange però presentano delle problematiche che si devono necessariamente affrontare prima di procedere in questo senso:

  1. Sono poco sicuri: molti sono stati oggetto di attacchi hacker che hanno causato problemi tanto ai gestori quanto agli utenti, con perdite di capitale anche importanti;
  2. Offrono commissioni parecchio alte: fino all’1% su alcune criptovalute e mediamente intorno allo 0,30% per ogni scambio; questo vuol dire che tramite queste piattaforme è estremamente difficile fare trading intraday, piazzando più ordini durante la stessa “seduta”, in quanto il grosso del nostro potenziale guadagno se ne andrebbe appunto in commissioni;
  3. Non offrono purtroppo strumenti avanzati di investimento, come la leva finanziaria, gli ordini condizionali, la possibilità di analizzare grafici in modo professionale.

Gli exchange devono essere scelti da quegli investitori che sono interessati principalmente ad investire in altcoin e non soltanto in Bitcoin. Chi invece ha in mente una strategia che riguardi o esclusivamente BTC, o in alternativa le altre criptovalute principali, si troverà a operare con maggiore agio con le piattaforme broker.

Fare trading sulle piattaforme broker

Le piattaforme broker più al passo con i tempi offrono anche la possibilità di scegliere derivati e contratti per differenza che hanno come sottostante Bitcoin. Il grosso di queste piattaforme offre CFD, ovvero contratti per differenza, che offrono come vantaggio per l’investitore:

  1. Altissima liquidità: il broker agisce infatti da banco ed è pronto a riacquistare i contratti di cui vogliamo liberarci in qualunque momento ai prezzi di mercato;
  2. Presenza di strumenti evoluti per l’investimento: ordini condizionali come stop loss e take profit, strategie complesse, leva finanziaria (anche se non sempre viene offerta su Bitcoin), possibilità di fare trading con ordini istantanei;
  3. Commissioni bassissime: sui CFD le commissioni sono di pochi pip (e dunque di pochi centesimi per transazione) contro le commissioni a percentuale che vengono invece richieste dai principali exchange;
  4. Maggiore sicurezza: non essendoci scambio diretto di criptovaluta ma di contratti che la rappresentano, anche un eventuale attacco hacker non potrà mettere a repentaglio il capitale che abbiamo investito.
  5. Possibilità di guadagnare anche mentre Bitcoin è in trend negativo: con i CFD è infatti possibile, con un solo click, investire allo scoperto.

Guadagnare su Bitcoin mentre perde (vendite scoperto tramite piattaforma broker)

Si può guadagnare su Bitcoin anche quando questo è in perdita. Anche se le criptovalute tendono, sul medio e lungo periodo, a rivalutarsi per percentuali molto importanti, possono capitare dei momenti di correzione che portano il prezzo a scendere anche molto rapidamente.

Tutte le principali piattaforme broker in circolazione ti offrono la possibilità di andare ad investire anche in perdita, ovvero vendendo criptovaluta che in realtà non si possiede.

La vendita allo scoperto è uno degli strumenti più importanti per chi vuole investire in una criptovaluta come Bitcoin, che è caratterizzata da sempre da una fortissima volatilità.

Wallet Bitcoin: cosa sono e come usarli

Ledger Nano S per custodire Bitcoin

I wallet Bitcoin sono lo strumento che ti permette di “detenere criptovaluta” sul tuo PC. In realtà i wallet sono delle custodie digitali delle chiavi crittografiche associate ad un determinato ammontare di Bitcoin, chiavi che sono necessarie per operare scambi che riguardano la criptovaluta di cui sei in possesso.

Ad oggi avere un Wallet tradizionale Bitcoin sul proprio computer è però esoso, sia in termini di sicurezza richiesta, sia in termini invece di spazio: l’intera blockchain cresce a vista d’occhio e oggi parliamo di circa 160GB di spazio necessari per averla tutta sul proprio PC e operare con un wallet classico.

Electrum – wallet senza scaricare il ledger

Electrum è un wallet di nuova generazione, che permette di operare il proprio wallet senza andarsi a scaricare l’intera blockchain. Questo perché Electrum è in grado di agganciarsi a server condivisi che aggiornano in tempo reale la blockchain, permettendoti di operare senza scaricarti l’enorme quantità di dati necessaria per un wallet tradizionale.

Electrum è un progetto free software e puoi dunque scaricarlo anche gratuitamente, per tutti i sistemi operativi più usati.

Wallet Hardware Bitcoin

I wallet hardware custodiscono invece le chiavi pubbliche e private necessarie per operare sul network in un dispositivo esterno, mai collegato ad internet, e che viene collegato al PC soltanto quando dobbiamo effettuare una transazione.

Garantiscono livelli di sicurezza più elevati e sono oggi un must per chi vuole operare in tranquillità con Bitcoin e anche con le altre criptovalute.

Sul nostro sito troverai recensioni approfondite di tutti i migliori wallet hardware per Bitcoin.

Valore Bitcoin attuale

Conviene investire in Bitcoin?

Bitcoin è la criptovaluta di riferimento e nonostante abbia vissuto un periodo non esattamente esaltante nel 2017, non a livello di valore, ma a livello di frizioni all’interno della comunità di riferimento, continuerà ad essere la criptovaluta di riferimento per gli anni futuri.

Investire in Bitcoin vuol dire, per proprietà transitiva, andare ad investire nella validità della blockchain a livello ideale e tecnico.

Anche se è impossibile prevedere gli andamenti futuri di questa criptovaluta, se sei tra quegli investitori che vogliono ricavare il massimo possibile dal mondo delle criptovalute, dovresti sicuramente considerare BTC per costituire la base del tuo investimento.

Bitcoin è illegale?

No. Anche le legislazioni più restrittive hanno ormai normato le criptovalute, che vengono trattate come valute tradizionali quando si va ad investire. Anche se nel passato inoltre Bitcoin è stata usata per transazioni illegali, oggi ha perso questo primato, in quanto gli sono preferite criptovalute che possono garantire livelli di anonimato più elevati, come Monero o Zcash.

Ad ogni modo non è assolutamente illegale detenere o commerciare Bitcoin.

Su Bitcoin si pagano tasse?

Sì. In Italia gli eventuali guadagni su Bitcoin devono essere trattati come redditi da capitale e sono dunque sottoposti a tassazione del 26%, da calcolarsi sul saldo totale delle operazioni effettuate in un anno.

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