L’assegno circolare è un metodo di pagamento sicuro e sicuramente superiore, per chi lo riceve, rispetto all’assegno bancario classico.
Se hai un cliente o una controparte che vuole pagarti con un assegno circolare, questa è la guida giusta per te. Parleremo di tutti gli aspetti importanti dell’assegno circolare, aiutandoti a capire come funziona e a quali cose devi necessariamente prestare attenzione.
Troverai anche una guida all’utilizzo di questo specifico titolo come mezzo di pagamento.
Continua a leggere per saperne di più.
Guida all'articolo
Che cos’è l’assegno circolare
L’assegno circolare è un assegno più sicuro e più liquidorispetto al normale assegno bancario. La differenza di fondo tra i due sistemi è che per emettere un assegno circolare, la banca deve avere a disposizione l’intero importo.
Se il tuo cliente o l’acquirente della tua casa si presentano con un assegno circolare, vuol dire che l’assegno può essere immediatamente incassato, perché la banca stessa ha trattenuto la somma.
L’assegno circolare è dunque un titolo di pagamento molto sicuro, anche se, come avremo modo di vedere più avanti, dovremo comunque prestare attenzione ad alcuni dettagli, che possono crearci problemi al momento dell’incasso.
Le differenze con l’assegno bancario classico
La differenza tra assegno circolare e assegno bancario classico è sostanziale. Del primo ti abbiamo appena parlato. Il secondo invece è un titolo molto poco sicuro, soprattutto se lo riceviamo da persone che non hanno una buona situazione economica.
L’assegno bancario classico infatti non è garantito, nel senso che la banca verificherà la presenza dei fondi soltanto quando andremo a incassarlo. Sebbene le pene per gli assegni scoperti siano importanti, non è raro appunto che l’assegno sia effettivamente scoperto.
La differenza tra assegno bancario classico e assegno circolare sono enormi e il nostro consiglio è quello di non ritenere mai interscambiabili l’uno con l’altro. Quando il pagamento deve essere certo, è sempre preferibile l’assegno circolare.
Le differenze con l’assegno circolare postale
Ormai da qualche tempo anche Poste Italiane permette di emettere assegni circolari. Il loro funzionamento è assolutamente identico a quello degli assegni circolari bancari e per questo motivo non c’è motivo di analizzare la questione separatamente.
Assegno circolare non trasferibile: che vuol dire?
Se sull’assegno circolare può essere apposta la dicitura non trasferibile su indicazione di chi emette l’assegno.
Nel caso in cui l’assegno non sia trasferibile, può essere incassato soltanto da chi è indicato sull’assegno stesso.
In caso contrario, l’assegno circolare può circolare liberamente e può essere ceduto anche a terzi, senza alcun tipo di problema.
L’assegno circolare ha una scadenza?
La questione della scadenza dell’assegno circolare è molto complessa:
- La prescrizione del titolo avviene è in 3 anni;
- Al trentesimo giorno scade il diritto alla girata;
- A chi lo incassa però consigliamo comunque di incassare entro 15 giorni
Passati questi 15 giorni scade il diritto di incasso alla presentazione in banca.
Se ti hanno pagato con un assegno circolare, ti consigliamo di andarlo a cambiare il prima possibile.
Per chi emette il titolo invece, c’è possibilità di recupero entro 10 anni.
Valuta dell’assegno circolare
I tempi di valuta sono sempre necessari alla banca per verificare l’effettiva consistenza dell’assegno che stiamo per incassare.
Per l’assegno circolare basta in genere 1 giorno lavorativo, per il grosso delle banche e quando si incassa un assegno circolare presso una banca diversa da quella dell’emittente.
Nel caso di stessa banca, in genere l’accredito avviene immediatamente.
Il tempo massimo ex-lege per mettere a disposizione le somme da parte della banca è di 4 giorni.
In genere comunque si ha l’accredito in tempi ragionevolmente più brevi.
Come incassare un assegno circolare
L’assegno circolare può essere incassato presso qualunque banca. Ti basterà portare il titolo per avviare le procedure di accredito.
Nel caso in cui ci si rivolgesse al medesimo istituto bancario che ha emesso il titolo, finiremmo per avere dei tempi di accredito estremamente più brevi.
Come riconoscere un assegno circolare falso
Spesso non conosci chi ha emesso l’assegno circolare e dunque faresti sempre bene a controllare la validità del titolo stesso.
- Deve essere indicato Assegno Circolare
- Deve esserci il numero dell’assegno
- Deve riportare il nome della banca
- Deve riportare la firma del funzionario
A prescindere da tutti i controlli che possiamo fare, l’unica alternativa certa al 100% che abbiamo è richiedere la Bene Emissione.
La bene emissione è un procedimento tramite il quale la banca verifica appunto l’esistenza del titolo in capo alla banca emittente. In pochi minuti la tua banca può verificare se il titolo è buono oppure se si tratta di carta straccia.
Conviene sempre richiedere la bene emissione alla propria banca, soprattutto nel caso in cui la somma riportata dall’assegno circolare sia importante.
Che fare in caso di assegno circolare falso
Bisogna contattare immediatamente le autorità. La creazione e l’utilizzo di assegni falsi è un reato penale e bisogna immediatamente contattare la più vicina stazione di Polizia, anche al fine di cercare di recuperare la somma.
Cosa serve per fare un assegno circolare
L’assegno circolare è emesso, come abbiamo detto in apertura di questa guida, prelevando la somma dal conto di chi lo richiede.
Dovrai dunque avere un conto corrente con la somma disponibile, oppure versare in contanti al momento.
Qualunque banca emette assegni circolari e tutti possono accedere a questo specifico sistema.